lunedì 28 settembre 2009

PERCHÉ LA MARCIA MONDIALE PER LA PACE E LA NONVIOLENZA

La situazione attuale è critica in tutto il mondo, caratterizzata dalla povertà di vaste regioni, dal confronto ostile tra culture, dalla violenza e dalla discriminazione che contaminano la vita quotidiana di grandi settori della popolazione. Una profonda crisi attanaglia il sistema finanziario internazionale e conflitti armati sono in atto in numerose regioni del mondo. Su tutto questo continua a pendere la minaccia atomica, massima urgenza del momento. Viviamo un periodo di enorme complessità: gli interessi irresponsabili delle potenze nucleari e la pazzia di gruppi violenti con possibilità di accesso a materiale nucleare di dimensioni ridotte, ci espongono al rischio di un conflitto devastante.

“Non si tratta– fa notare Giorgio Schultze, portavoce europeo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza – della somma di singole crisi, è il fallimento globale di un sistema la cui metodologia di azione è la violenza e il cui valore centrale è il denaro. Con il 10% di quanto si spende ogni anno nel mondo in armamenti si potrebbe risolvere il problema della fame nel mondo e con il restante 90% migliorare la vita della gente investendo in salute, educazione, lavoro. La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è il primo progetto che riunisce tutte le iniziative a favore della Pace e della Nonviolenza. Un problema globale richiede una risposta globale. La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è di fatto un moto di riflessione diffuso globalmente, decisamente senza precedenti, destinato a ribadire irrinunciabili principi di fondo, come il rispetto reciproco, la solidarietà e la pacifica convivenza dei popoli, sulla base dei quali chiedere ai governi di compiere passi concreti in grado di assicurare la pace.”

PER UN MONDO SENZA GUERRE

L’idea della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nasce il 15 novembre 2008 nei Parchi di Studio e Riflessione a Punta de Vacas (Argentina) in occasione del Simposio del Centro Mondiale di Studi Umanisti. Un gruppo di persone provenienti da paesi e culture differenti attraverserà tutti i continenti con l’obiettivo di generare consapevolezza dell’attuale situazione internazionale e proporre lo smantellamento degli arsenali nucleari e la riduzione progressiva delle spese militari.

Il Movimento Umanista decide di promuovere questa idea con forza, la proposta si sviluppa molto velocemente. Promossa dall'associazione internazionale umanista Mondo Senza Guerre, in pochi mesi la Marcia Mondiale suscita l'adesione di migliaia di persone, gruppi pacifisti e nonviolenti, istituzioni, personalità del mondo della scienza, della cultura e della politica sensibili alle finalità del progetto ispirando un'enorme diversità di iniziative in oltre 100 paesi.

La Marcia Mondiale partirà da Wellington (Nuova Zelanda) il 2 ottobre 2009 - in occasione della “Giornata internazionale della Nonviolenza” che coincide con l’anniversario della nascita del Mahatma Gandhi (1869) - percorrerà l’Italia dal 7 al 12 novembre, e si concluderà il 2 gennaio 2010 a Punta de Vacas (Argentina).

PERCHÉ METTERSI IN MARCIA

La Marcia Mondiale è un appello a tutte le persone a unire i loro sforzi e ad assumersi la responsabilità di cambiare il mondo, appoggiando l'iniziativa negli ambiti più prossimi. È anche un modo concreto per svegliare la coscienza della Nonviolenza e consentire a tutti di rifiutare ogni tipo di violenza, sia essa fisica, economica, razziale, psicologica, religiosa, sessuale. Questa nuova sensibilità potrà instaurarsi e scuotere le strutture sociali aprendo la strada a una realtà ancora tutta da costruire.

Le finalità e le richieste avanzate dalla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza sono:
• il disarmo nucleare a livello mondiale
• la riduzione progressiva e proporzionale degli armamenti convenzionali
• la firma di trattati di non aggressione tra paesi
• il ritiro immediato delle truppe d’invasione dai territori occupati
• la rinuncia dei governi a utilizzare le guerre come mezzo di risoluzione dei conflitti.

“Quella che si va profilando – spiega Schultze – è la prima Marcia Mondiale di tutti gli esseri umani che dal Tibet all’Africa, dall’Iraq all’Afghanistan, dall’Europa alle Americhe chiedono di vivere in pace, che rifiutano la violenza. È la prima Marcia che inizia dentro di ognuno di noi e passa per il vicino di casa, il collega di lavoro, il luogo in cui si vive. Che si propaga come una vibrazione incontenibile ed è espressione di una gran voglia di vivere capace di allontanare quel manto grigio di insicurezza e solitudine che ha avvolto le città degli uomini.”

LE PRINCIPALI ADESIONI in campo internazionale

• I premi nobel Jimmy Carter, Dalai Lama, Dario Fo, José Ramos Horta, Mairead Corrigan Maguire, Rigoberta Menchú, José Saramago, Desmond Tutu.

• I capi di stato Michelle Bachelet (Cile), Cristina Fernandez (Argentina), Fernando Lugo (Paraguay), Evo Morales (Bolivia), la regina Rania di Giordania, Stjepan Mesic (Croazia), Rafael Correa (Ecuador), Tabaré Vazquez (Uruguay).

• Personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport come Isabel Allende, Pedro Almodóvar, Daniel Barenboim, Penelope Cruz, Jane Fonda, Art Garfunkel, Philip Glass, Zubin Mehta, Viggo Mortensen, Noa, Yoko Ono, Lou Reed, Pete Seeger, Bob Wilson.

• Organizzazioni internazionali come Amnesty International, Croce Rossa, Greenpeace, Madres de Plaza de Mayo, Mayors for Peace, Medici Senza Frontiere, il Summit dei Nobel per la Pace.

Per una lista completa e aggiornata:
http://www.theworldmarch.org

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