sabato 26 settembre 2009

CARCERE, SE LO CONOSCI LO EVITI (PALAZZO GIL ROMA SABATO 3 OTTOBRE)

INFOCARCERE S.C. a r.l.

Via Guido Zanobini, 37 - 00175 Roma

Tel. 06.97279154

Fax 06.97279199

La Cooperativa sociale Infocarcere presenterà sabato 3 ottobre a Roma nel palazzo ex GIL della regione Lazio sito in Largo Ascianghi n. 5, in occasione del salone dell’editoria sociale, la campagna di comunicazione “Carcere, se lo conosci lo eviti”. Partner dell’iniziativa l’Associazione Culturale senza scopo di lucro “GISCA” (Gruppo Italiano Scuola Carceraria), l’azienda “I.P.I. - Informazione Promozione Immagine” e la Casa EditriceH.E.- Herald Editore”.

Si tratta di una campagna di informazione sulle tematiche carcerarie rivolto alle scolaresche sia delle scuole medie inferiori che superiori per far conoscere il carcere, iniziativa intesa come “prevenzione” al carcere come rimedio a seguito di azioni sconsiderate commesse dai ragazzi. Il progetto ha ricevuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della regione Lazio diretto dall’On. Giulia Rodano e dell’Ufficio del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Lazio diretto dall’On. Angiolo Marroni.

Saranno presenti, oltre allo stesso Marroni, padre Vittorio Trani, cappellano da oltre 30 anni dello storico carcere romano “Regina Coeli”; Gennaro Francione, giudice e scrittore; Emanuele Palmieri, ex detenuto e scrittore; Luigi Giannelli, Ispettore di Polizia Penitenziaria e scrittore; Maria Grazia Colombo, scrittrice; Francesca Berretta, psicologa.

Al termine della presentazione si terranno le rappresentazioni teatrali BEL ZE BULLING di Gennaro Francione per la regia di Rocco Maria Franco, aiuto regia Alessandra Coliva, con Rocco Maria Franco, Jude Dias, Giacomo Barabino, Laura Monaco, e LETTERA A UN GIOVANE DETENUTO di Luigi Giannelli con Umberto Canino e Stefano Capitani.

Per valutare il grado di ricettività dell’iniziativa, questa è stata soggetta a delle presentazioni presso le scuole medie inferiori dei Comuni di Supino e Monte Sant’Angelo Campano (provincia di Frosinone) e delle scuole medie superiori di Nettuno in collaborazione con la Scuola della Polizia di Stato.

La Cooperativa Sociale Infocarcere si è costituita nel 2004 al fine di perseguire una triplice finalità consistente:

- nell’operare nel settore della comunicazione penitenziaria in modo da contribuire sia ad una corretta informazione su tale settore sia ad una sensibilizzazione dell’opinione pubblica;

- nell’operare nel settore dell’editoria penitenziaria per non disperdere le esperienze positive che si effettuano all’interno delle carceri;

- nel fornire lavoro a persone appartenenti alle cosiddette categorie disagiate.

Tra i prossimi impegni della Infocarcere la partecipazione alla 8a Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria denominataPiu libri più liberi che si terrà a Roma dal 5 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi.

http://www.heraldeditore.it/

http://www.infocarcere.it/

http://www.editoriasociale.info/

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Lettera a un giovane detenuto di Luigi Giannelli

Con: Umberto Canino, Nunzio Petriconi, Ivan Lindiner e Luigi Giannelli; tecnico Simone Magario.

L’opera nasce dal rapporto avuto dell’ispettore superiore di Polizia penitenziaria Luigi Giannelli con Pino Pelosi, l’uomo imputato del delitto Pasolini, durante il periodo di detenzione scontato nel carcere di Rebibbia.

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BEL ZE BULLING (STORIE DI ORDINARIA MODERNA SOPRAFFAZIONE: BULLING, NONNING, MOBBING)

di Gennaro Francione

Commedia in tre parti. Attraverso tre momenti(bullismo, nonnismo, mobbing), si dipana la trama di una sopraffazione che inizia tra scolari per continuare in età adulta nella naia e in un tribunale. Non c'è mai fine alla sopraffazione fisica e morale per i puri, gli onesti, i giusti ciò sia nelle zone basse del vivere sociale che in quelle alte, là dove la violenza raggiunge forme sofisticate di sopraffazione psicologica per quelli, solitari, che intendono equamente cambiare le regole del gioco. La via della vera rivolta ai soprusi passa per la solidarietà umana della massa dei semplici in unione forte e impetuosa contro le bande dei bulli e dei falsi buoni.

PERSONAGGI ED INTERPRETI

Giorgio / Nonno 1/ Magistrato 1: Rocco Maria Franco

Sandro/ Nonno 2/ Magistrato 2: Jude Dias

Riccardo: Giacomo Barabino

Bel Ze Bullyng / Sara / Professoressa / Tenente / Presidente: Laura Monaco

Aiuto regia, luci e fonica: Alessandra Coliva

Grafica: arch. Laura Monica

Costumi e scene: Staff AlRo.Labaj

Regia Rocco Maria Franco

NOTE DI REGIA

Bel ze bulling si propone di trattare la difficile tematica del bullismo giovanile e delle sue derive più adulte nonnismo e mobbing.

Il testo scritto da Gennaro Francione parte dall’intuizione che la prevaricazione e la violenza normalmente associate all’età adolescenziale e di cui spesso si parla sui giornali, in realtà non abbiano età. Il filo conduttore della storia è la diavolessa tentatrice che da il nome alla piece, la quale tenta in tutti i modi di portare sulla cattiva strada il giovane e idealista Riccardo. Il protagonista viene messo dal seduttivo demone di fronte alla propria emarginazione, in quanto spirito libero e fuori dal coro. Il prezzo da pagare per il suo desiderio di giustizia sarà alto. La prospettiva che gli si para davanti è quella di una vita ed una carriera segnate dalla prepotenza e dalla prevaricazione dei più forti. Forte è quindi la tentazione di passare dall’altro lato della barricata, diventare anch’egli un prepotente ed un bullo per sfuggire alle persecuzioni.

Parallelamente alla storia di Riccardo, viene raccontata quella di Sandro, che diversamente dal protagonista ha deciso di unirsi al branco per sfuggire alle discriminazioni razziali che subisce come ragazzo di colore. La vera salvezza dei due giovani sarà l’incontro sul terreno comune dello sport, in questo caso il rugby, che hanno praticato insieme e dove i due emarginati, così diversi fra loro, possono trovare un punto di partenza per confrontarsi.

Nota: Il progetto nasce come spettacolo pedagogico da portare nelle scuole. La messa in scena è quindi agile e flessibile in modo da adattarsi alle diverse esigenze sceniche. Lo spettacolo si concentra sul lavoro degli attori e sulla possibilità di essere rappresentato anche al di fuori degli spazi scenici convenzionali, seguendo il concetto del teatro povero. Questo non impedisce però di portarlo su palchi tradizionali

Seguirà dibattito con la presenza del giudice Gennaro Francione, una psicologa, professori dell’istituto

Per altre informazioni, manifesto etc.

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/belzebulling.htm

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