DIAMOGLI UNA LEZIONE
E’ ora di dargli una lezione. ( a tutti, non solo a lei...)
Noi studentesse e studenti abbiamo affrontato da sempre l’incapacità dei Governi a considerare la scuola e la formazione come risorse su cui basare una prospettiva di uguaglianza e giustizia sociale, nonché misura in cui costruire una società di diritti e non di compromessi e barbarie.
La scuola vive in un processo di privatizzazione e mercificazione che considera i saperi semplicemente come strumenti di profitto all’intero del mercato capitalista e neo-liberista. A ciò si aggiungono provvedimenti di progressivo de-finanziamento che dà il via al percorso di dismissione dei luoghi formativi. Il sapere è sott’attacco da più fronti, avanza l’idea di una scuola in cui la selezione senza pari opportunità e dove la valutazione squalifica la preparazione con la fredda logica dei numeri.
Avanza l’idea di una scuola in cui si possa attuare il più grande ed ingiustificato licenziamento di massa.Tutto questo si cala in una situazione di progressivo imbarbarimento dei rapporti sociali e l’avanzare della pericolosa ”ideologia securitaria” che porta alle ronde e alla apertura di spazi di agibilità nelle nostre città ai neo-fascismi, che produce la militarizzazione crescente delle strade, oltre alla costruzione di nuovi lager democratici come i CIE ( centri di identificazione ed espulsione ) dove i "senza documento " vengono letteralmente deportati.
Una crisi economica devastante precarizza ulteriormente il lavoro e porta alla chiusura delle fabbriche, alla cassa integrazione a livelli storici, a licenziamenti di massa.
La crisi esiste e a pagarne i costi siamo noi. La crisi, così come la realtà in generale, non viene delineata in maniera libera e oggettiva nel sistema di comunicazione radio-televisivo e della carta stampata. Voci critiche e fuori dal coro vengono censurate instaurando una rappresentazione non troppo velata di regime mediatico. Lottiamo per una società dei diritti e non dei privilegi, in cui conoscenza e lavoro siano i motori sociali del cambiamento, della trasformazione e dell’emancipazione sociale.
Vogliamo che il figlio dell’operaio diventi dottore e che l’operaio non venga licenziato.
Siamo studentesse e studenti che non hanno governi amici ma che credono nella possibilità di tutelare i beni comuni attraverso la mobilitazione, la vertenzialità diffusa, il conflitto, la socialità, l’aggregazione. Per tutto questo lanciamo un appello per la mobilitazione generale delle studentesse e degli studenti per il 9 ottobre 2009, perché scendendo in piazza dobbiamo, oltre che contrastare i progetti scellerati della Gelmini e del Governo, tutelare la democrazia e il diritto all’istruzione per tutt*.
Un appello che vogliamo estendere anche alle organizzazioni di rappresentanza sociale, ai precari della formazione, alle lavoratrici e ai lavoratori e alla cittadinanza affinchè insieme a noi portino avanti la lotta nell’autunno che abbiamo avanti.
Per info e adesioni: udsfirenze@gmail.com oppure unionedeglistudenti@gmail.com
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Msn: udsfirenze@hotmail.it
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